L’ Arcivescovo Metropolita di Reggio Cal.-Bova
MESSAGGIO AUGURALE
PER L’INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTICO 2013-1014
Cari amici, sono padre Giuseppe, il vostro nuovo Vescovo.
Mentre stiamo riascoltando il primo suono della “campanella” dopo un’estate di sana distrazione ma “calda” per il clima e per l’incalzare degli eventi mondiali, per la crisi del Paese e della Calabria, arricchita anche dall’incontro e dal dialogo franco di papa Francesco con le nuove generazioni a Rio de Janeiro, auguro di cuore a tutti un vero buon anno scolastico. Provengo dalla vicina terra della Locride e muovo i miei primi passi come padre e fratello in mezzo a voi.
Vorrei consegnarvi solo poche parole. Tante sono quelle che dovrete leggere e studiare nel corso dell’anno, e non voglio appesantirvi ulteriormente. È una delle prime lettere che scrivo e sono contento di poterla indirizzare al “mondo della scuola”. Non per rimanere seduto in cattedra, ma per starvi accanto là dove siete.
Caro studente, poche parole, da fratello a fratello, per dirti di vivere questo tempo con la fiducia di chi non si scoraggia, perché conosce un Dio che si fida dell’uomo.
È una stagione bella la tua, nella quale il tempo che “usi” per lo studio e l’apprendimento ti restituisce la consapevolezza che non c’è sogno che, nella fatica delle piccole cose, non diventi occasione di cose grandi e vita bella. Questo ancor di più se tu credi: in te, nella straordinaria grandezza dell’uomo, nella scelta di un Dio che si fa piccolo e che ci insegna che nella vita bisogna vincere il male e non l’altro, che è meglio essere insieme che essere primi.
Non ti ostacolino le ombre della umanità della Chiesa; ti illumini la fede di tanti credenti semplici, come il nostro papa Francesco che, come vedi, è “straordinariamente” normale.
Ti affido tre compiti (non storcere il naso!):
1. vivi lo studio con serietà e impegno: da questo dipende il nostro futuro;
2. crea buoni rapporti con i tuoi compagni e i tuoi insegnanti: lo “stare bene con gli altri” è uno dei respiri dell’apprendimento;
3. prega per la pace nel mondo e perché questa nostra terra non si rassegni mai alla morsa del male.
Intelligenze pronte, spalle robuste, gambe che sanno reggere, mani che sanno aiutare i deboli: c’è bisogno di giovani così!
Mi auguro di poterti incontrare, non solo nelle parrocchie, o nelle associazioni e movimenti cattolici e nelle tante occasioni pensate per te alle quali ti inviteremo, ma anche nei luoghi dove vivi: nella scuola, nella famiglia, nello sport, nelle piazze e lungo le strade.
Cari docenti, maestri, professori, poche parole anche a voi, per augurarvi un sereno lavoro in questa vigna faticosa ed entusiasmante che è il “seminare futuro”. Vi auguro di lasciarvi ispirare da figure sante di uomini e donne che ci hanno preceduto nella meravigliosa fatica dell’educare.
Ve ne indico due: San Giovanni Bosco, con la sua formula “ragione, religione e amorevolezza”; San Francesco da Paola, mio “ispiratore particolare”, con la sua carità con-passionevole ed umiltà. Lo stile di questi maestri dell’educazione sia di orientamento e forza nel vostro servizio ai ragazzi.
E, infine una parola a tutti voi, cari dirigenti, operatori scolastici e personale tecnico-amministrativo: il vostro servizio in “trincea” o dietro le quinte sappia dare serenità e stabilità ad ogni azione educativa.
Care comunità scolastiche – e adesso una parola per tutti, come se mi rivolgessi ad una sola famiglia – vi auguro di vivere relazioni autentiche, di abbattere ogni finzione e personale protagonismo. Costruite rapporti belli perché in questo passaggio della vita, specialmente voi che “lavorate nel futuro”, possiate costruire Verità. Per quanto mi riguarda, vi garantisco la mia vicinanza e il desiderio di cercare il vostro sguardo, sia nel silenzio della preghiera che nelle occasioni di incontro personale che avremo. Ne sono sicuro: questo mi darà, quale riflesso dello sguardo di Cristo, la formula giusta per esservi padre nello Spirito.
Vi benedico di vero cuore, buon anno scolastico
+ P. Giuseppe
Reggio Calabria 13 settembre 2013